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Come tagliare nelle situazioni più difficili
Di seguito ho pensato di riportare alcuni casi dove magari c’è incertezza di come operare. Se avete altre situazioni qui non trattate, non dovete fare altro che chiedere. Intanto vediamo alcune più comuni situazioni
Il primo taglio dopo i freddi invernali
Dopo i freddi invernali è consigliabile eseguire il taglio appena il tappeto ha raggiunto i 7-8 cm per i miscugli a base di Festuca arundinacea. Lasciatelo allungare un po’, così si distende anche l’apparato radicale. Applicate la regola del 30% immediatamente.
Il primo taglio dopo la semina
Appena dopo una semina autunnale o primaverile di un tappeto erboso, prima di eseguire il primo taglio è necessario rispettare dapprima la tenuta del fondo per non rischiare di fare solchi, carreggiate o buche. Si consiglia di tagliare nelle ore pomeridiano con terreno asciutto, foglia asciutta e se potete evitate le giornate ventose.
Ricordatevi il primo taglio a carico di un tappeto a base festuca arundinacea e Poa oppure di Loietto e Poa è strategico, ne condiziona lo sviluppo delle giovani piantine iniziando a delineare una sorta di equilibrio tra le specie all’interno del miscuglio impiegato, con i primi tagli si devono rispettare più possibile la germinazione e il primo sviluppo di tutte le essenze impiegate.
Perciò vi consiglio di non far oltrepassare l’erba oltre i 10-12 cm di altezza (generalmente sono le specie cespitose le più veloci a germinare, dunque Loietti e Festuche), in modo che distendano più possibile anche le radici nel terreno, poi si spunta solo per 1-2 cm, facilitando la penetrazione della luce solare verso la superficie del suolo.
Così facendo si aiuta lo sviluppo delle specie più lente nella crescita come le Poe.
Dal secondo taglio si applica la regola del 30%.
Il primo taglio dopo la posa del tappeto pronto
Dopo la posa del tappeto erboso, prima di eseguire un taglio bisogna riporre molta attenzione. La priorità gestionale dopo la posa, è l’attecchimento delle radici del rotolo al substrato di appoggio.
Questo aspetto è in contrapposizione al taglio. Non fate tagli su un tappeto appena posato.
Il rotolo di prato prima di arrivare su il vostro giardino, ha subito un asporto dal terreno originario, generalmente zuppo di acqua per facilitare la raccolta, arrotolato automaticamente o manualmente e lasciato su un bancale chissà dove (sole o ombra) prima di essere prelevato da voi stessi o dal giardiniere di vostra fiducia, che lo ha trasportato dal vivaio a casa vostra e poi posato.
In teoria, dalla raccolta alla posa non devono intercorrere più di 48 ore in primavera e autunno e massimo 24 ore in estate.
Di conseguenza eseguite tutte le operazioni di rito per facilitare l’attecchimento e lasciate allungare la foglia a circa 8-10 cm e per un paio di volte fate solo delle spuntature asportando solo 1-2 cm e poi iniziate ad abbassare il taglio con moderazione applicando la regola del 30%
Il Taglio in estate durante gli anticicloni africani
Se consideriamo un tappeto erboso di Festuca arundinacea e Poa appena le temperature superano per tutte le 24 ore della giornate i 26-28°C come è successo quest’estate, si entra in una spirale di stress termici, luminosi ecc. dove la pianta boccheggia e sta male e di conseguenza “dimagrisce” cioè si consuma iniziando dapprima dall’apparto radicale. Se in questa fase non sto attento a tagliare rischio di aumentare i danni.
Alzate il taglio di 1 cm (da 4 cm portatelo a 5 cm) e poi asportate solo il 20% della lunghezza. In queste condizioni la crescita sarà più lenta e la frequenza di taglio non cambia. Se potete, non ostinatevi, potete saltare pure un taglio ogni tanto.
Il Taglio dopo una rigenerazione
Altro taglio di difficile interpretazione. In questo caso, dobbiamo valutare che ci sono due prati diversi nello stesso!!! La parte originaria o perlomeno quello che è rimasto, insieme alla parte nuova appena traseminata, in fase giovanile, non è ancora accestito a differenza di quello vecchio, hanno esigenze diverse e crescite diverse. Quando tagliare e a che altezza?
Ci regoliamo con la forza vecchia che non deve crescere troppo, per non ombreggiare la forza giovane, dobbiamo evitare di entrare nel prato troppo presto per non danneggiare i germogli ancora tenere delle nuove piantine.
Si aspettano almeno due settimane per fare il primo taglio della forza vecchia con solo una spuntatura di 1-2 cm (che non interesserà i nuovi germogli ancora più bassi) e poi dopo ancora due settimane si entra definitivamente e con la regola del 30%, ripristinando l’altezza ottimale di gestione.
Mi raccomando entrate sempre con terreno asciutto e foglia asciutta, se serve fermate il turno d’irrigazione del mattino.
Taglio del prato verde all’ombra
In ombra, il taglio del prato deve subire delle modifiche nella frequenza e nell’altezza di gestione. Con poca luce il prato non riesce a produrre la sostanza organica necessaria per mantenere le funzioni vitali e di conseguenza con l’andare del tempo il prato si dirada e sparisce.
E’ necessario mantenere una lunghezza di foglia tale per compensare la minore quantità e qualità di luce che si registra in carenza di luce , dunque conviene tenere il prato più alto. Fate conto che all’ombra, se tengo l’erba più alta del doppio rispetto il pieno sole, l’efficienza della fotosintesi incrementa solo del 50%. All’ombra l’altezza ottimale è vicino ai 6 cm per tappeti a base di Festuca arundinacea e di 5 cm per i prati all’ombra a base di Festuche fini.
Interazione del taglio con altre operazioni agronomiche nella gestione annuale del prato
Alcune pillole utili.
Tagliare prima di fare una concimazione granulare, di una arieggiatura o di una trasemina.
Bisogna aspettate da uno a due giorni prima di tagliare un prato dopo aver fatto una concimazione liquida, un trattamento fungicida e un diserbo.
Quando il prato ha subito un qualsiasi tipo di stress nei periodi estivi, aspettate sempre di tagliare, più la foglia è lunga prima la pianta riesce a smaltire le sostanze tossiche, riprendendo velocemente i sui ritmi di crescita.