E’ a tutti gli effetti una tecnica di taglio del prato ancora non sempre compresa da addetti ai lavori e non.
La confusione è generata dalla definizione di “taglio senza raccolta”. In realtà la tipologia del taglio mulching non ha niente a che vedere con il taglio tradizionale con raccolta. Cambiano le lame, le forme dei piatti, i consumi, l’operatività e la gestione del tappeto erboso. Insomma tutta un altra storia.
Come si vede dalla figura sopra, il piatto deve essere alto abbastanza
per formare un “canale di taglio” affinchè l’erba tagliata, grazie alla sua forma arrotondata, il vortice d’aria prodotto dalla lama in rotazione, riporti i frammenti di erba di nuovo contro la stessa lama in modo che l’erba venga sminuzzata più volte. In questo modo, il residuo del taglio si riduce ai minime termini fino a ridursi a polvere senza lasciare traccia.
Anche la lama del piatto mulch non è uguale a quello di un piatto tradizionale, infatti nel suo bordo esterno inferiore ha una piega all’insù, in modo che durante la rotazione di taglio, le ali all’insù creano il vortice nel canale di taglio che attiva il ricircolo dell’erba all’interno del piatto ( il taglio Mulch è detto anche taglio Recycler per questo motivo).
Vi ricordo due cose veloci, il taglio mulching senza raccolta lascia l’erba molto sminuzzata e disidratata nel prato.
Non produce feltro.
Bisogna tagliare l’erba più frequentemente rispettando la regola del 30% dell’altezza,
fa risparmiare una concimazione azotata all’anno, grazie al rintegro della sostanza organica che ritorna al prato,
si risparmiano i costi di smaltimento
si risparmia tempo nel tagliare l’erba rispetto il taglio con raccolta (-60% del tempo)
Se avete un toaserba tradizionale con raccolta per trasformarlo in mulching dovete cambiare il piatto oppure il tosaerba.
Un prato verde perfetto non può che essere tagliato con un tosaerba con piatto mulching