Lotta agronomica alle malattie del prato? Certo che si può!!

danni da caldoLe numerose restrizioni per l’uso del chimico fa sorgere spontanea l’interesse per cosa e come e usare di alternativo per la lotta ai funghi patogeni del prato. Cosa possiamo fare? Questa è solo la domanda più comune che proprietari e gestori di tappeti erbosi ci chiedono a fronte dell’entrata in vigore di norme regolamentari molto restrittive sull’uso dei fitofarmaci.

C’è ancora molta confusione,  le interpretazioni del decreto attuativo sull’impiego dei fitofarmaci  del 2012 sono varie, ma una cosa è certa: niente sarà più come prima e ci vorranno almeno 4-5 anni per tornare ad una normalità operativa efficace, grazie all’uso di  nuove molecole più rispettose dell’ambiente e di maggior tutela dei consumatori, che piano piano verranno immesse sul mercato, in cui l’efficacia sarà solo uno degli aspetti più importanti e non l’unico.

Viviamo ora una fase di transizione, dove manca il prodotto chimico efficace e quelli già esistenti vengono prescritti velocemente, lasciandoci senza armi per combattere i nemico. Finalmente dovremmo migliorare l’efficienza della GESTIONE AGRONOMICA, vera e propria anticamera per la Lotta BIOLOGICA. Impariamo a prevenire con l’accortezza e magari un pochino più di conoscenza del nostro prato verde.

Innanzitutto dobbiamo mettere in “sicurezza” questi aspetti:

  • Acqua d’irrigazione
  • Concimazioni azotate e potassiche
  • Sostanza organica del terreno
  • Feltro

Il controllo delle malattie passa tutto da qua e se siamo attenti riduciamo l’incidenza delle malattie estive e i relativi costi per rimettere tutto a posto alla fine dei caldi.

Non è che con questi consigli è sufficiente evitare l’insorgenza di malattie ma ci andiamo molto vicino e in ogni caso riducete la virulenza degli attacchi senza dover far fronte a spese straordinarie di rifacimento

Eccesso di irrigazione. Cosa che succede spesso ed è la prima causa di insorgenza di patologie stive nei preti
Eccesso di irrigazione. Cosa che succede spesso ed è la prima causa di insorgenza di patologie stive nei preti

Acqua d’irrigazione: in prati di festuca arundinacea e poa pratensis, che sono la stragranza maggioranza dei prati verdi in Italia, la richiesta idrica in realtà è bassa. Vuol dire che non è necessario bagnare tutti i giorni per tenere verde il prato. Un tappeto di almeno 6 mesi nei mesi di giugno-luglio e agosto richiede mediamente una quantità di acqua di circa 25 mm a settimana. Cioè 25 litri/mq a settimana che sono circa tre irrigazioni da 8 mm/mq. Dunque un giorno sì e uno no.

Se siete in un terreno argilloso potete anche fare 2 turni a distanza di 3 giorni da 7-8 litri/mq. Mentre in terreno sciolto potete intervenire tutti i giorni con 4-5 litri/mq.

Deve entrare il concetto che se bagnate il prato in questo modo, avete più radici che si estendono nel terreno e maggior attività di assorbimento degli elementi nutritivi.

Il prato si rinforza lentamente e piano piano sarà più robusto.

Inoltre, riducendo l’umidità,  si riducono drasticamente le condizioni per lo sviluppo dei patogeni. Per calibrare perfettamente i tempi e le quantità di acqua, potete far analizzare il terreno del vostro prato chiedendo ad un laboratorio di analisi dei terreni e delle acque, la ricerca dei parametri idrologici del terreno, cioè le tre costanti di costanti idriche che possiede ogni terreno per poi capire l’acqua disponibile effettivamente a disposizione del prato (Umidità totale, Capacità di campo e punto di appassimento). Ogni terreno, in considerazione della sua composizione ha disponibilità diverse. Di solito è un aspetto molto trascurato anche se oggi è ovviabile con l’uso di sensori di umidità in grado di registrare l’umidità del terreno e dare indicazioni utili per il funzionamento dell’impianto senza essere complicati.

Il prato consuma circa 4-6 litri/mq di acqua al giorno per svolgere le sue funzioni vitali (idratazione tessuti e traspirazione) e  dunque basterebbe ripristinare questo valore, ma non tutti i giorni, per evitare di affogarle  con turni irrigui ripetuti più volte al giorno. Molto più salutare lasciare asciugare un giorno, così si combattono le infestanti a radici superficiali (poa annua in particolare) e si evitano i danni da asfissia idrica a livello radicale che tende a far ingiallire e stressare li prato quasi con gli stessi effetti del danno da siccità.

 

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Concimare con attenzione prima dell'estate , cercate di evitare gli azotati puri
Concimare con attenzione prima dell’estate , cercate di evitare gli azotati puri

Concimazione azotate e Potassiche; da maggio in poi pochissimo azoto. Evitate l’impiego di  fertilizzanti con più di 12 unità di azoto  oppure impiegate fertilizzanti con dose superiore di azoto,  ma tutto protetto da cessione programmata, in grado di rilasciare azoto lentamente senza creare danno alla pianta.

L’azoto è un macroelemento importante in primavera e alla fine dell’estate, ma in estate e prima dell’inverno, diventa controproducente se dovessimo eccedere. Infatti,  l’eccesso di nutrizione azotata comporta un maggior  assorbimento di acqua. Questo comporta un eccessivo turgore delle cellule che trasforma i tessuti del prato più succulenti e aggredibili ai patogeni.

Il Potassio è un altro macroelemento  molto utile per rinforzare la fibra del prato e la sua somministrazione nei mesi prima del forti caldi (maggio e giugno) o dei forti freddi (Ottobre e novembre), fortifica la vegetazione migliorandone la capacità di sopportare gli stress termici in eccesso (caldo torrido e gelo).  Il Potassio si trova nei fertilizzanti per tappeti erbosi n combinazione con bassi titoli di Azoto e diventa una concimazione strategica se vogliamo ridurre l’attacco dei patogeni nell’imminente periodo estivo.

Top soil da mettere sopra il prato dopo arieggiatura meglio senza torba ma con compost non oltre il 35%
Top soil da mettere sopra il prato dopo arieggiatura meglio senza torba ma con compost non oltre il 35%

Sostanza organica; non potendo utilizzare più di tanto il chimico, il contenuto di sostanza organica nei terreni è fondamentale. Nella sostanza organica, contenuta in peso nel terreno per circa un 1-3%, c’è vita, ci sono funghi, batteri e attinomiceti che “digeriscono” i residui di taglio e il feltro. Questo ciclo naturale permette una volta tutto mineralizzato (ritmo in peso di circa 1-2% fino al 7% nei terreni caldi del sud Italia all’anno), vengono rilasciate   elementi nutritivi e sostanze biostimolanti  fondamentali per la nutrizione e il metabolismo del prato quali , Sali minerali, acidi umici, acidi fulvici ecc.

La sostanza organica è la vita del terreno. I microrganismi contenuti nel terreno, si propagano e si accrescono nel terreno , sviluppando in molti casi delle vere e proprie simbiosi con le radici di piante, migliorandone ulteriormente la fortificazione ai patogeni e grazie alla loro proliferazione, tolgono spazio vitale ai funghi patogeni “chiudendoli in un angolo” senza che possano svilupparsi e sporulare per attaccare il prato. Tanta sostanza organica, vuol dire tanti microrganismi utili che “sopprimono” i funghi patogeni. Ovviamente,  non bisogna eccedere ma avere un 2-3% in peso nei primi 5 cm di sostanza organica nel di terreno (circa 3 Kg per mq di terreno spesso 5 cm) sarebbe un obiettivo facilmente raggiungibile. Fate topdressing mirati nei periodi freschi con substrati per tappeti erbosi privi di Torba, ma ricchi di fibra di cocco, Compost e sabbia in dosaggio di 4-5 mm a mq annuo (cioè circa 2-2,5 kg/mq)

Ecco una Bella sfeltratura attiva eseguita incrociata
Ecco una Bella sfeltratura attiva eseguita incrociata

Feltro; il prato cresce creando foglie nuove a scapito delle foglie vecchie che muoiono e cadono nel terreno. In un mq ci sono circa 13-17 mila piante, almeno 10 foglie all’anno muoiono per pianta , perciò ogni mq all’anno cadono circa 200 mila foglie morte.

L’accumulo progressivo e continuo  forma il “feltro”. Si aggiungono poi i residui di taglio e le  spoglie di insetti e animaletti vari che vivono in questo vero e proprio ecosistema.

Lo spessore fa presto ad alzarsi, possiamo ritenere che fino quando è spesso 4 -5 mm i benefici ci sono. Aiuta a regolare ii cicli di asciugatura e inumidimento del terreno, grazie all’azione di pacciamatura. Dal momento che si supera questo spessore ecco che diventa un avversità.

Riduce l’effetto dell’irrigazione, concimazione e rende difficoltoso il taglio (eccesso di Scalping) ma soprattutto diventa un efficiente serbatoio d’inoculo dei patogeni più efferati del prato (Pythium e Rhizoctonia in particolare).

Dunque va controllato e non va fatto crescere. E’ dimostrato che l’incidenza delle patologie estive del prato aumentano con lo spessore del feltro, mentre si riducono con la riduzione del feltro.

Evvai! e ora di prevedere ogni anno una o più Sfeltrature attive o passive del prato.

La sfeltratura attiva consiste nell’arieggiatura tradizionale  meccanica,  azionata da motore (a scoppio, batteria o elettrico) munito di lame verticali sottili di massimo 2 mm di spessore. Le lame sono montate ad una certa distanza su rotore e possono essere fisse (rigide che lavorano tutte in solido) oppure mobili (ognuna è montata folle su un occhiello e ha lavoro indipendente). Operazione energica da fare in primavera e autunno.

Sfeltratore passivo. Ottimo da usare in estate quando si vuole. Rigenera il prato
Sfeltratore passivo. Ottimo da usare in estate quando si vuole. Rigenera il prato

La sfeltratura passiva, consiste nello sfeltrimento tramite attrezzi non motorizzati  a traino come denti a molla o rastrelli. Non è invasiva e toglie sempre materiale secco nel prato, non c’è nessuna lama ma il  lavoro lo fanno i denti , spaziati lassi o fitti, a strascico. Si può fare in estate ogni settimana, giorno, mese, insomma quando si vuole magari dopo un taglio.

Siamo ad aprile e ora di farvi un cronoprogramma di controllo agronomico del prato:

AprileSfeltratura meccanica attivaDa fare incrociata con lama da 2 mm e passo 25 mm. Asporto del materiale di risultaEliminazione feltro Da ripetere in autunno
AprileTop dressingRicarico di 5 mm di substrato organico, privo di Torba ma con Compost, sabbia silicea e Fibra di coccoAumento sostanza organicaDa ripetere in autunno
Giugno IrrigazioneTurni irrigui mattutini dalle 6:00 AM . Dare 8 mm/mq ogni 3 giorni.IrrigazioneStesso logica anche a Settembre
LuglioTurni irrigui mattutini a partire ore 5:00 AM. Dare 8 mm/mq ogni 2 gg. IrrigazioneStessa logica ad Agosto
MaggioConcimazione potassicaDistribuire con apposito carrello spandiconcime 25/30 gr/mq di fertilizzante specifico per tappeti erbosi ricco in potassio e con azoto avvolto al 100%Concimazione potassicaFare anche a Giugno

 

 

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