Il quesito di raccogliere o non raccogliere il residuo dei taglio del prato ha sempre diviso gli attori del mondo del tappeto erboso. La mia idea l’ho già espressa nell’articolo del mulch dello scorso anno.
Valido per il taglio mulching, non per gli scarichi laterali o posteriori senza cesto di raccolta
E’ innegabile che un ritorno della sostanza organica in grande quantità durante i tagli nei mesi della stagione vegetativa, apporti elementi nutritivi di nuovo lì, dove il prato li ha prelevati.
Tutto questo, senza influenzare l’effetto estetico funzionale di un prato residenziale. Gridiamolo ai 4 venti!!! Dove non è necessario, perchè raccogliere?
Vi do alcuni dati legati all’azoto. Come già visto in un mio vecchio articolo , ma sempre attuale, l’azoto è l’elemento più importante per la gestione di un prato e per farlo perfetto, la sua gestione deve essere stechiometrica durante l’anno. E’ un elemento costoso, concimare è un operazione che prevede l’acquisto di concime e allora perchè non risparmiamo un pò senza buttare quello che già abbiamo?
Il clipping, cioè il residuo di taglio da piatto mulching è in grado di
- Migliorare l’assorbimento delle unità azotate dal prato ad oltre un 20% in più
- Mantenere stabile il contenuto di azoto totale nel terreno per un 62%
- Migliorare la quota di NUE (Nitrogen Use Efficienty) nel terreno dal 50% al 70%. Questo significa miglior efficienza nutritiva e minor inquinamento nelle falde e nell’atmosfera.
Il ritorno del clipping nel prato aumenta l’efficienza della nutrizione azotata, riducendo lisciviazioni e perdite dannose nell’ambiente e in più , possiamo ridurre il 50% delle concimazioni azotate.
Cambiamo il modo di vedere il prato.