La scomparsa dell’apparato radicale del prato dopo i periodi estivi.
Conosciamo da tempo gli effetti dei caldi umidi sui prati di microterme, ma quello che sta succedendo dagli ultimi 2 anni è difficile da contrastare.
Guardate questo video e ditemi se non è capitato anche a Voi
Siamo in Slovenia a poche decine di chilometri a nord di Trieste, in un campo di calcio di Poa e Loietti di colorazione brillante originarie del Nord Europa.
Siamo a Dicembre e non si direbbe. Temperature alte e clima asciutto, non si è mai visto una cosa del genere. Non sembra proprio di essere a fine autunno.
Guardate cosa si prevede nelle prossime due settimane.
Questo clima mite, sconvolge un pochino i tradizionali piani di gestione dei prati, ecco allora un consiglio di cose da fare sui vari tipi di tappeti erbosi.
Mix di Microterme (Festuca arundinacea, Poa pratensis, Festuche fini e Loietti) al Nord Italia.
Fate attenzione alle nebbie in pianura che alzano l’umidità dell’aria creando i presupposti per l’attacco di malattie fungine fogliari. La Poa è in buono stato di crescita, con l’elevata umidità compare la Ruggine (malattia che crea delle pustole che rilasciano polvere, in realtà spore, marrone che sporcano mani, scarpe e organi di taglio).
Nelle zone in ombra, o perlomeno dove c’è bassa intensità luminosa anche legata a periodi di nuvolosità bassa, magari provocata dalla nebbia, può comparire della Muffa rosa della Nevi (Microdochium nivale) con dapprima la comparsa di una muffetta cotonosa a contatto delle foglie. Qualche operatore del verde nell’area milanese (Grazie Matteo…) mi ha segnalato la presenza di Filo Rosso, malattia tipiche del periodo primaverile (da 7°C a 26°C) e legata anche a scarsa alimentazione azotata.
Per quanto riguarda la protezione preventiva e la lotta, per i professionisti è necessario avere l‘abilitazione all’acquisto dei prodotti Fitosanitari, così come indicazione dettate dal PAN del 14 agosto 2012 D. lgs. 150.