
Non sempre è facile capire l’effetto dei microelementi sulla vegetazione, non fa eccezione il tappeto erboso.
Tra i microelementi, cioè quei elementi chimici contenuti in bassa concentrazione nei tessuti e succhi vegetali, svolge un ruolo importante il Manganese (Mg) per una crescita bilanciata del prato e se lo vogliamo sempre più perfetto, non può mancare
Mediamente una pianta di microterma da tappeto erboso contiene una concentrazione variabile da 40 a 400 mg/kg di Manganese nella sostanza secca.
Il manganese è coinvolto in molti processi metabolici basali , ma la cosa più interessante, è che la sua forma ionica gioca un ruolo fondamentale nell’attivazione di più di 30 enzimi coinvolti nei processi di disintossicazione da radicali liberi e tossine metaboliche prodotte dal metabolismo cellulare causa gli stress ambientali, caldo e siccità in particolare.
IL MANGANESE DISINTOSSICA IL PRATO

Inoltre, l’azione del Manganese, influenza positivamente la produzione di lignina in qualità di cofattore enzimatico. Ciò significa maggiore fortificazione del colletto e delle parti basali dei culmi del prato, riducendo la suscettibilità agli attacchi ad alcune malattie fungine , come per esempio il “Take all patch” su Agrostis stolonifera (ampia documentazione scientifica), ma anche ad altre essenze microterme come Festuca arundinacea e Lolium perenne.
All’interno della pianta il Manganese è poco immobile e di conseguenza una sua carenza si manifesta dapprima sulle foglie più giovani , mentre nel terreno il suo assrbimento radicale diventa per cause diverse complicato con pH sotto il 5 (competizione cationica con Calcio e Magnesio) e sopra l’8 (competizione con Molibdeno). In terreni acidi è solubile e può essere dilavato facilmente nel sottosuolo e impoverando il substrato di crescita del prato.
Fate attenzione all’uso di concimi fogliari che tendono a provocare carenze di Manganese perciò vi consiglio di integrare con formulati liquidi che contengono forme chelate di manganese, almeno un paio di volte prima dei periodi di stress termici (maggio – giugno).