Ecco i caldi umidi estivi. Caldo umido nell’entroterra e caldo umido e ventilato nelle zone costiere.
Tra Luglio e Agosto, cioè fin quando le temperature minime superano i 20°C e la massima passa i 28°C, i pericoli più grandi riguardano gli attacchi fungini al prato.
Ecco a voi un tabella riassuntiva di come influiscono i principali fattori ambientali per lo sviluppo delle malattie del prato.
La prevenzione e la lotta chimica non è più possibile presso le aree urbane e nelle zone considerate ad alta vulnerabilità. Ogni amministrazione comunale, quanto prima, dovrà “Zonare” le aree in urbane ed extraurbane, da cui scaturirà il divieto totale dell’impiego dei prodotti chimici nelle prime.
Viviamo una fase di transizione, fin quando le aziende di fitofarmaci non metterano sul mercato prodotti chimici a tutela dei consumatori, rispettose degli ecosistemi e con scarso destino ambientale, cioè insomma, formulati fitosanitari che a parità di efficacia dovranno essere innocue per esseri umani, animali, insetti, rettili, anfibi, uccelli e soprattutto, a scarsa persistenza in aree, rocce e acque di falde.
Nel frattempo, rimango dell’idea che questa forte restrinzione del chimico, si apre una finestra per l’impiego di strumenti biologici e agronomici. E ora d’imparare a coltivare il prato affidandoci all’osservazione e al “manico”. Per aiutarvi ad entrare in questa logica, oggi vi do qualche consiglio di come i fattori ambientali influiscono sulle patologie del prato. Ecco a voi una tabella riassuntiva e semplificata. Spero vi possa essere di aiuto
Temperatura |
Effetto diretto. In sostanza le temperture ottimali per gli attacchi patogeni sul prato sono differenti da quelle ottimali per lo sviluppo del prato. Più sono alte le temperature sopra i 25°C maggiori sono possibili gli attacchi patogeni e minore è la tolleranza del prato di Microtrema. Le specie macroterme (Cynodon spp)nei nostri areali mediterranei non sono soggette ad attacchi patogeni. Eccezion fatta per il Paspalum vaginatum e la Zoysia japonica. |
Umidità |
L’Acqua libera sulle foglie (gocce d’acqua) è ottimale per germinazione delle spore e la crescita del micelio che successivamente andrà ad effettuare l’attacco al prato. Rugiada della mattina predispone gli attacchi patogeni. Più è il prato è DENSO (Agrostis stolonifera) maggiore durata di umidità sulle foglie. Le 10 ore continuative di foglia umida sono ottimali per lo sviluppo di tutti i patogeni estivi conosciute |
Acqua |
Eccesso di acqua (Waterlogging) facilita lo svilupo dei funghi più distruttivi del prato, per il semplice fatto che più acqua al terreno rende più succulenti i tessuti dell’erba e maggiore predisposizione agli attacchi fungini . Pythium e Fusarium prediligono ambienti a bassa concentrazione di ossigeno rispetto le radici dell piante, perciò bisogna far asciugare il terreno tra un irrigazione e l’altra (un giorno si e uno no) anche quando fa tanto caldo (non abbiate paura, il prato non muore anche se lo bruciate con il fuoco). Bisogna irrigare alla mattina. fate poi a metà mattina brevissime irrigazioni termiche (Syringie), impostate i tempi delle partenze dalla centralina necessari per far fare un solo giro di irrigatori a settore |
Luce |
Alcuni funghi patogeni (Dead spot) sono favorita dall’elevata intensità luminosa , alcune malattie sono favorite dall’ombreggiamento come Mal Bianco , ruggine. |
Fertilità e Reazione |
Patogeni che si avvantaggiano dall’eccessiva nutrizione azotata Pytium, Drechslera, Rhizoctonia Pyricularia, Bipolaris, Typhula, Microdochium , Ustilago. Patogeni che si avvantaggiano dalla scarsa diposnibilità di azoto nel terreno: Laetisaria e Sclerorinie |
Fungicidi |
Eccessivi trattamenti fungini eseguiti negli anni con gli stessi principi attivi hanno senza dubbio alterato l’equilibrio microbiologico, creando dapprima resistenze (propiconazolo, ormai acqua fresca) e poi lo sviluppo di patogeni “di sostituzione” in linea di massima indesiderati per lo sviluppo del prato. |
Taglio |
Rhizoctonia, Sclerotinia e Colletotrichum si avvantaggiano dalle ferite di taglio. Con l’abbassarsi del taglio aumentano la densità della vegetazione e di conseguenza aumenatano i tempi della bagnatura fogliare con maggiore predisposizione alle malattie fogliari. Le antracnosi diventano più aggressive all’abbassarsi del taglio di Poa sotto i 18 mm, aumentando la virulenza non solo sulle foglie ma anche sulle radici, provocando mortalità diffusa. |
Feltro |
IL feltro viene favorito da condizioni di bassa temperatura , eccessiva umidità con pH inferiore ai 5,5 provocate da applicazioni fertilizzanti solfo-azotati, a base di ammonio e uso abnorme di fungicidi e insetticidi. Nel feltro, i microrganismi proliferano senza essere in un ecosistema stabile ed equilibrato come nel terreno, dunque giacciono anche i funghi patogeni che alla prima occasione si scatenano senza che nessun antaganosita possa contrastarli. Il feltro va ridotto a non oltre i 4 mm. |